Quando si parla di filosofia, o di Martin Heidegger, è comune ricordare la relazione tra il scrittore e Hannah Arendt. Certamente questo nome, Günter Anders, è noto al popolo tedesco, ma non se ne parla molto, almeno quando si parla di tecnologia.
Quello che pochi sanno è che Hannah Arendt ha avuto una relazione con Günter Anders, che può essere trovata in un libro chiamato: La battaglia delle ciliegie. La mia storia d'amore con Hannah Arendt.
Sembra che l'anno sarà lungo, e il tema della morte come è stato trattato merita tutta la nostra attenzione. I suicidi si sono moltiplicati e la nozione di Dio o la fede in qualcosa al di fuori della terra sembra cedere il passo a quello che molti avvertono da tempo come secolarismo. È per questo che parlare della morte coinvolge il nostro rapporto sociale con la vita che tutti sono consapevoli che la nostra fine qui sulla terra sarà la morte. La morte fisica fino ad allora aveva il suo valore. Ora sembra che oltre ad essere usa e getta, la parola morte ha lasciato il corpo fisico di chi lavora, e va verso la morte spirituale di un corpo che non è più umano, ma transumano. Ecco perché la bomba di Hiroshima ha il suo potere nel rapporto con i fatti e il nostro modo di affrontare la morte. Nonostante si abbia a che fare con la tecnologia, la guerra mentale è iniziata con la radio, con la televisione, ma come sarà la nostra vita senza un computer, qualcuno ha immaginato? Infatti l'idea è quella di trasformarci in una macchina, ma questa volta con un controllo totale sul suo modo di essere nel simulacro. Fate il parallelo con i poteri e cercate di scoprire come la morte sia una chiave nella guerra mentale. Disoccupazione, salute, economia, povertà, quale eredità viene lasciata agli animali?
Anders ha la sua parte nella nostra discussione quando lo scrittore parla dell'apocalisse e la paura può essere vista ora in ogni momento. La dittatura è addomesticata e la paura è ormai impressa e la fede è passata a una scienza che il suo manuale e libro non porta la morte come dignità umana, ma porta il suo rapporto sociale come passaporto, per il futuro? Chi lo sa? Il fatto è che Günter Anders aiuta a pensare questa relazione di perdita della fede e di trasformazione della vita umana in qualcos'altro che non sia una vita normale.
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